Dentizione nei bambini: tutto ciò che c’è da sapere (e quando rivolgersi al dentista).

Il tuo bambino ultimamente piange, ha scarso appetito, e porta le mani alla bocca più spesso del solito? Forse sta attraversando la delicata fase della prima dentizione, il momento della vita in cui sviluppa i dentini da latte, e sente i tipici sintomi di questo passaggio. Niente paura quindi, è solo la natura che fa il suo corso.

Tuttavia, può capitare il caso in cui la dentizione non avvenga regolarmente e la soluzione migliore è rivolgersi a un dentista, per scongiurare problemi ai denti in futuro. Ecco quindi tutto ciò che c’è da sapere sulla dentizione, i sintomi, come comportarsi in questa fase, e quando ricorrere all’aiuto del dentista.

Dentizione: cos’è, quando avviene

La dentizione è un processo biologico mediante il quale ogni essere umano sviluppa i denti nella bocca. Come nella maggior parte dei mammiferi, anche nell’uomo avvengono due dentizioni: la prima, o “dentizione decidua”, quando da bimbo mette i denti da latte, e la seconda, “dentizione permanente”, quando sviluppa quelli definitivi che porterà da adulto. La dentizione decidua solitamente inizia intorno ai 6-8 mesi di età, e si completa a 2 anni e mezzo: a quel punto il bambino avrà un sorriso a 20 denti. Questi dentini vengono poi gradualmente sostituiti o integrati durante il processo della dentizione permanente, che comincia ai 5-6 anni e prosegue lungo tutta l’infanzia e l’adolescenza fino ad arrivare in età adulta con un sorriso a 32 denti. Spesso la dentizione è motivo di apprensione per i genitori, ma non c’è da temere: non è comune che, soprattutto durante la prima dentizione, occorra l’aiuto di un dentista.

I sintomi della dentizione da latte

Un genitore si accorge quando la dentizione decidua del proprio bimbo ha inizio, soprattutto perché alcuni dei sintomi principali influiscono sul suo umore e le attività quotidiane. Infatti, i cambiamenti dei denti possono rendere il bambino più instabile, nervoso ed agitato e turbargli i pasti e il sonno. A un livello fisiologico si possono notare: rossore alle gengive, gonfiore nella zona in cui sta spuntando il dentino, ipersalivazione, talvolta feci più liquide del normale. Non sono solitamente associati stati di febbre. Di fatto, il processo della dentizione decidua nella maggior parte dei casi si risolve naturalmente e senza complicazioni, ma è opportuno rivolgersi a un dentista nei casi in cui si riscontri qualche anomalia.

Cosa è la dentizione tardiva e quando preoccuparsi

Il bambino ha superato gli 8 mesi ma non si vedono i primi dentini: c’è da preoccuparsi? Di solito no, la dentizione non avviene per tutti allo stesso modo e negli stessi tempi, al contrario, ognuno ha i propri ritmi, a prescindere dalla conformazione fisica o l’età: quindi è perfettamente nella norma se i primi dentini da latte scendono al decimo mese o al dodicesimo. Può tuttavia essere il caso di consultare un dentista se il bambino ha compiuto un anno già da qualche mese ma i dentini non si vedono all’orizzonte. In questi casi si parla di “dentizione tardiva” e il ritardo può essere dovuto a fattori genetici o a mancanza di calcio. Solitamente la discesa ritardata di un dente da latte non rappresenta un problema per la crescita dei denti, ma potrebbe risultare tra le cause di imperfezioni estetiche al sorriso in seguito. Pertanto, si consiglia in questi casi di richiedere il parere di un dentista anche perché i ritardi potrebbero essere segnali di altre condizioni, come la mancanza di spazio tra i denti, malattie alle gengive o, più raramente, un’assenza congenita del dente (“agenesia”).

Dai denti decidui a quelli permanenti

Il passaggio dai denti da latte a quelli permanenti è forse un momento ancor più delicato per i bimbi: comincia di solito quando hanno 5-6 anni e termina quando sono già ragazzi di 15-18 anni, con i denti del giudizio. Il periodo tra i 6 e i 12 anni è quello in cui maggiormente occorrerà tenere sotto osservazione lo sviluppo della dentatura. In questa fase, anche un dente da latte tardivo può giocare un ruolo di disturbo, perché cadendo più tardi del previsto, può ostruire o deviare la discesa del dente permanente. È importante in qualsiasi caso far seguire il bambino da un pedodontista già a partire dai 4 anni, per correggere eventuali conformazioni non corrette della dentatura che potrebbero condizionare il sorriso del bebè da adulto, creando ad ad esempio denti storti, mal-occlusioni o sovrapposizioni tra i denti.

Quando rivolgersi a un dentista?

Ogni bambino ha dunque i propri tempi e modi per la dentizione, dettati dalla natura e da altri fattori come la genetica. Di solito, la dentizione da latte avviene in maniera indolore e raramente bisogna ricorrere ad un dentista, a meno che non ci sia un ritardo consistente nella discesa dei denti o si notino anomalie. Tuttavia, è sempre buona prassi consultare un pedodontologo anche durante la formazione dei denti decidui, per assicurarsi che il processo si svolta secondo regola, e per avvalersi degli utili consigli del dentista per la cura dentale del bambino. La figura di un professionista non può mancare invece quando il bambino sta formando la dentatura definitiva. Questo è un periodo fondamentale e occorre fare in modo che nulla vada storto.

Per questo ti invitiamo a prenotare subito la visita per il tuo bambino allo spuntare dei primi denti presso la sede Dentista.tv a te più vicina, perché un bel sorriso gli aprirà tante porte nella vita!